Ultima modifica: 24 Marzo 2018

Consigli per gli adulti

Prevenire significa innanzitutto favorire e potenziare tutte quelle condizioni individuali, familiari e sociali che proteggono ciascun bambino e adolescente, ostacolando l’instaurarsi di dinamiche di potere tra bambini e adolescenti che sono il primo segnale del possibile verificarsi di episodi di cyberbullismo.

È importante ricordare che una prevenzione efficace parte, ancor prima che da interventi strutturati e focalizzati sul tema del cyberbullismo, da contesti educativi e familiari capaci di dare ascolto al bambino e all’adolescente e ai loro bisogni, nelle differenti fasi evolutive.

L’ascolto e l’educazione emotiva costituiscono, dunque, i capisaldi della prevenzione primaria: ascoltare i bambini, ogni loro curiosità, dubbio o paura, è la prerogativa fondamentale per comprenderne i bisogni ed offrire loro risposte adeguate. Allo stesso modo, se un bambino è aiutato a riconoscere le emozioni, ad esprimerle e a gestirle, più facilmente saprà riconoscere una situazione di difficoltà e saprà chiedere aiuto.

Poiché il primo dovere di un genitore è quello di proteggere, ricordiamo di seguito alcuni suggerimenti utili:

  • costruite con vostro figlio le premesse per un dialogo sincero, mostrandogli sempre la vostra disponibilità ad ascoltarlo e ad accogliere tutto ciò che desidera condividere con voi; create le condizioni affinché – nell’eventualità in cui sorgano problemi – si senta libero/a di condividere le sue preoccupazioni con voi, sicuro di trovare un interlocutore attento;
  • interessatevi e partecipate alle attività che svolge, impegnatevi a conoscere non solo le persone e i luoghi che frequenta, ma soprattutto a cosa fa quando è connesso in rete. È importante prestargli/le attenzione non solo mentre gioca, mentre fa i compiti, mentre guarda la tv ma soprattutto quando passa del tempo connesso; cercate momenti per stare insieme, anche se il tempo a disposizione può essere poco, lasciando per un po’ da parte altri pensieri e problemi;
  • prestate attenzione anche ai piccoli cambiamenti che avvengono nel suo comportamento e nei suoi atteggiamenti, ancor più se improvvisi; solo così potrete accorgervi se qualcosa lo/a turba;
  • evitate che resti solo/a e privo/a di supervisione, soprattutto se passa molto tempo online;
  • mantenete un dialogo sempre aperto con gli insegnanti e la scuola e le altre figure educative con cui è a contatto (ad esempio: allenatori
  • stabilite con lui/lei alcune semplici regole di sicurezza da seguire sempre (ad esempio, non accettare inviti – o amicizie sui social network – da parte di sconosciuti, informare regolarmente i genitori se c’è qualcuno che lo/la inopportuna online, etc.)
  • potete chiedere un consiglio o un aiuto a Telefono Azzurro, chiamando il numero 1.96.96, oppure contattando Telefono Azzurro anche via chat, tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00, accedendo al sito www.azzurro.it e cliccando su “ch@tt@ con Telefono Azzurro!”. 
  • Se ti trovi in rete Telefono Azzurro è al tuo fianco anche in Facebook, tramite una APP specifica per aiutarti a tutelarti in rete. La app è raggiungibile qui o su Facebook cercando in “Persone, luoghi, oggetti” Telefono Azzurro e selezionando l’Applicazione “SOS – Telefono Azzurro onlus” nell’elenco che compare nel menu a tendina.
  • Se vi trovate in una situazione di emergenza e pericolo immediato potete invece chiamare il numero gratuito 114.

FONTE: www.azzurro.it




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